Micro Influencer: piccoli numeri, grandi capacità persuasive.

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26 Ago 2019

Quando i brand  decidono di adottare strategie di Influencer Marketing e avviare una campagna, solitamente la loro scelta ricade su quattro  gruppi differenti di Influencer: 


1. Macro Influencer- celebrità amate a livello globale appartenenti al mondo della musica, della moda , dello sport o dello spettacolo  con profili da milioni e milioni di follower . Tanto per fare alcuni esempi pensiamo a Chiara Ferragni, Cristiano Ronaldo o Selena Gomez.
Il prezzo base per ogni post promozionale è di 10.000 euro. E’ chiaro dunque che i brand che si servono di questi Influencer di professione sono i grandi colossi .


2. Influencer di medio livello - in questa categoria si collocano gli influencer di professione con profili tra i 100 e i 500 mila followers.


3. Micro Influencer - una categoria composta da piccoli blogger o da content creators che hanno da 10 a 100 mila followers


4. Nano Influencer - fascia di profili con profili dai 1000 ai 10.000 followers e categoria emergente di Influencer.



Ma chi l’ha detto che per raggiungere ottimi risultati in campagne di Influencer Marketing bisogna accaparrarsi un Influencer da milioni di followers?


A raggiungere ottimi risultati ci pensano i Micro- Influencer, gli Influencer della porta accanto che, nonostante il ridotto numero di followers rispetto ai Macro Influencer, possiedono una grande capacità persuasiva e sono in grado di orientare meglio l’atteggiamento di consumo del proprio pubblico. 


La capacità persuasiva è infatti la prima caratteristica del Micro- influencer che secondo un sondaggio di DIGIDAY presentano un  engagement rate (tasso di coinvolgimento)  del 8.7% dei propri folllowers rispetto all’1.7 % delle celebritàcon milioni di folllowers. 


Il team di Markerly ha  condotto diversi studi dimostrando che  più aumenta la base fan e meno efficacia ha il coinvolgimento della community.  Da un altro  studio è emerso che i micro influencer da 10.000 a 100.000 follower esercitano molta più influenza sui loro follower che un influencer che ha più di un milione di follower. Come è possibile? 

Proviamo a spiegare questi numeri in 5 punti 

1. I creatori di contenuti hanno numeri piccoli  che però si  rispecchiano una community  ristretta, ben targettizzata, più attiva, attenta e partecipativa (quella dei c.d. true fun) 

2. Prima di essere Influencer sono creatori di contenuti perciò i loro post sono creativi e di qualità e piacciono al loro pubblico.


3. Si pongono su specifiche nicchie di persone fortemente interessate agli argomenti e ai contenuti . Operano come veri e propri leader di settore riuscendo così ad avere molto peso che si trasforma in credibilità e valore per il pubblico e per l’azienda che se ne serve. 


4. Si rivolgono ad una community attiva di potenziali clienti fedeli che si fidano dei loro giudizi e dei consigli che dato il seguito ristretto riescono a raggiungere tutti.


5. Sono facilmente raggiungibili rispetto ai macro influencer tramite un semplice messaggio in direct o via mail, sia per le aziende che riescono ad avviare rapidamente una collaborazione che per i followers stessi.


Lavoro o passione ? 

Il risultato di una community attiva, viva, reale è che scegliere un Micro- Influencer, l’influencer della porta accanto, può essere più conveniente anche in termini di costi - benefici. 


I content creator sono in grado di suscitare interesse ed emozioni grazie ai contenuti che generano quotidianamente legati ad un settore (travel, fashion, gaming, lifestyle)  prima di tutto  per passione, non per lavoro.


Significa che se questi accettano una proposta di collaborazione da parte di un brand , diventano veri e propri ambassador e cercano di trasmettere alla community lo stesso legame che sentono con il prodotto che sponsorizzano. Ciò si traduce in credibilità e di conseguenza in aumento del fatturato e della brand awareness per l’azienda . 


In particolare,  in una collaborazione tra Nano influencer e azienda il denaro può addirittura non far parte dell’accordo. 


In linea di massima, il compenso corrisponde alla ricezione gratuita dei prodotti da sponsorizzare. l’assenza di denaro non deve far pensare che l’Influencer non debba attenersi comunque a delle regole: le aziende richiedono  infatti una cadenza regolare di pubblicazione e spesso mantengono un forte controllo sul post sponsorizzato, fornendo indicazioni precise di pubblicazione e parole chiave da utilizzare. 


Negli ultimi anni si registra  una forte volontà da parte della Gen Z di interagire con marchi e creare contenuti per gli stessi. Il semplice fatto di essere stati contattati da un brand è un motivo di orgoglio per il nano influencer  che perciò creerà contenuti reali, sinceri basati su rapporti di fiducia e valore.



Nuove professioni, nuovi mercati. 

Fare l’influencer è diventata una professione così come creare contenuti. 


 Oltre a questo si registra però la nascita di un vero e proprio mercato, quello delle sponsorizzazioni. Il mercato dei post sponsorizzati è diventato talmente tanto vasto che spesso per le aziende investire solo su un grande Influencer significa prevedere cifre troppo alte e magari senza garanzia del ritorno sperato. 


Ecco perché spesso conviene costruire una campagna che si serve di uno o più micro influencer per avere effetti positivi sul ROI in maniera aggregata.


Ma quanto costa e come si fa? 

Costruire una campagna di Influencer Marketing e in in particolare Micro Influencer Marketing vede la partecipazione di 4 principali attori

1-L’azienda 

2-Il prodotto 

3-L’influencer 

4-Il pubblico 


Come entrano in contatto ?

Il contatto azienda- influencer può essere diretto e gestito da uno o più addetti dell’azienda, che una volta selezionato l’influencer, entra in contatto con lo stesso tramite mail o direct messaging , tuttavia talvolta è complicato .
 Ecco perché sono nate delle vere e proprie agenzie che  facilitano il contatto aziende - influencer  dalla selezione , alla gestione della collaborazione fino al monitoraggio e l’analisi dei risultati