I principali trend del marketing nel 2022 secondo Deloitte

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18 Lug 2022

L’obiettivo dei brand dovrà essere quello di mettere al centro della propria attività le persone e per questo bisognerà concentrarsi su creatività, inclusione, dati e tecnologia, tutto con il fine di offrire al consumatore la miglior customer experience possibile.

In un recente studio, Deloitte ha identificato alcuni trend del marketing che saranno protagonisti del 2022 e degli anni a venire. Secondo la società di consulenza, adottare un’ottica customer-centric significa coinvolgere i consumatori nel processo creativo e dare valore alle loro idee, oltre che alle loro voci. Si tratta di un approccio basato sul fenomeno della co-creazione che vede al centro di tutto un mindset collaborativo. Il risultato di questo processo si riflette su due fenomeni principali: la co-creazione di un prodotto/servizio che riflette a pieno le esigenze e i gusti dei consumatori e la possibilità, per le imprese, di muoversi alla velocità con cui si muovono le idee, le tendenze e le culture. Così facendo, le imprese saranno in grado di risolvere problemi concreti dei loro consumatori, migliorando la customer care e aumentando la customer satisfaction. 

Il risultato? La tanto desiderata fidelizzazione!! 


Altro trend fondamentale è quello delle identità intersezionali, difficilmente definibili secondo le categorie standard. In questo contesto, la parola chiave è “diversità” e questo perché, nella scelta di un brand, i giovani millennials e i giovanissimi della generazione Z prediligono quelle aziende attive nel campo sociale. Campagne promozionali che esaltano la diversità e l’inclusione, filiere rispettose dei diritti delle persone e composizioni variegate dei team aziendali sono solo alcuni esempi di ciò su cui un’azienda dovrebbe puntare per conquistare i giovani d’oggi. 


Le previsioni di Deloitte ci parlano anche dell’importanza dell’uso dei dati. Oggigiorno le aziende si trovano tra le mani una quantità di dati enorme e preziosissima ma bisogna tener conto del fatto che una grande fetta di utenti è sempre più preoccupata per la propria privacy e sempre più “gelosa” delle proprie informazioni. Pertanto, il compito delle aziende sarà quello di riuscire a bilanciare le esperienze di interazione ed estremamente personalizzate che gli utenti hanno con il brand, proprio grazie all’uso di questi dati, con la paura degli utenti circa un utilizzo improprio dei dati da parte delle imprese. E’ proprio per questo motivo che molte aziende stanno rinunciando all’uso dei cookie di terze parti a favore di una first-party only data strategy che permetterà loro di investire in maniera più efficiente in programmatic advertising e email marketing. 
In tutto ciò, non bisogna perdere di vista l’obiettivo principale per i brand: garantire ai propri clienti la miglior customer experience possibile.
Grazie all’uso della tecnologia, la customer experience sta prendendo nuove ed interessanti forme, tra cui quella ibrida. L’unione di esperienze fisiche e digitali sarà necessario per rendere l’offerta dell'impresa unica, personalizzata ed innovativa, aiutando i clienti a sentirsi più connessi con il brand e rendendo l’esperienza d’acquisto inclusiva. Tra le protagoniste di questa innovazione ci sarà sicuramente l’intelligenza artificiale che, applicata al marketing, potrà aiutare i brand non solo nello sviluppo di offerte personalizzate ma anche nel campo dell’assistenza clienti.
 
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